Friday 21 June 2013

Notturni Londinesi - L'invidia


Il telefono squilla, smetto di leggere e vado nel corridoio. Mio padre si è svegliato e andando verso il bagno mi passa accanto scuotendo la testa. Alzo il ricevitore. Non faccio nemmeno in tempo a finire di dire pronto chi parla. Sei il più grosso e ignobile figlio di puttana che esiste su questa terra, un mollusco, una sporca spia. E pensare che ti consideravo un amico. Brutto stronzo. Che bisogno c'era di scodellare le mie cose a Patrizia? la cosa non finisce qui, hai capito cretino? appena ti vedo ti spacco in due.
Dopo avermi scaricato addosso tutto questo veleno Giorgio ha riattaccato. Resto in piedi a guardare il soffitto. Nel tornare a letto mio padre mi si avvicina. Si può sapere chi ti cerca alle tre di notte?
Non gli rispondo. Vado nel bagno, chiudo la porta e mi siedo sul bordo della vasca. Ora si à alzata anche mia madre. Parla con mio padre nel corridoio; parla di me, chiede cos' è successo, poi bussa alla porta. Le dico di lasciarmi in pace; ho già da fare con le parole di Giorgio che mi picchiano nel cervello. Ti consideravo un amico... che bisogno c'era di scodellare le mie cose a Patrizia? la cosa non finisce qui...ti spacco in due. Guardo la vetrata smerigliata della porta, nel corridoio la luce è stata spenta, i miei genitori si sono tolti dai piedi. Io non torno a letto. E domani? rivedere i miei amici, significa trovarsi faccia a faccia con Giorgio: dargli delle spiegazioni. No, non ci sono spiegazioni, Giorgio mi prenderà pugni. Pezzo di scemo. Per farsi grande, fino a ieri mi ha sempre detto tutto sulle sue scopate; mi ha sempre raccontato le sue prodezze amorose. Eppure sapeva benissimo le mie difficoltà. Lui è in gamba con le ragazze. Io ho dei problemi, e di questo ne soffro, ne soffro terribilmente. L'ho sempre ascoltato partecipando con interesse ai suoi successi, ma in realtà lo maledivo. Al caffè dove ci troviamo, ultimamente mi ha spiegato nei dettagli come erano le scopate con Patrizia, e poi mi ha parlato di Giovanna e Michela. E così due giorni fa, dopo un insuccesso con una ragazza che mi aveva promesso di uscire, ho pensato a Giorgio; a lui che appena se ne creava l'occasione mi mortificava con le sue storie di sesso.
Visto che conosco Patrizia, incazzato nero sono andato nel negozio dove lavora, Dopo uno scambio di battute ho parlato ininterrottamente, riportandole tutto quanto Giorgio mi aveva raccontato su di lei, e su gli altri rapporti con Michela e Giovanna. Spifferavo la cose e Patrizia appariva come un animale ferito a morte. La sua bocca era contratta da una smorfia cha esprimeva furore verso Giorgio, e disgusto verso di me. Teneva !o sguardo incollato in terra quando me ne sono andato. Aspettava soltanto che sparissi. Camminando veloce verso casa, sputavo in terra e imprecavo contro il mondo intero. Stanotte la bella Patrizia dagli occhi blu e Giorgio con la faccia da maiale si sono incontrati, e appena si sono lasciati il maiale ha pensato bene di infierire sul sottoscritto che gli ha rotto la uova nel paniere.
Mi aveva preso per il suo confessore quello scemo? magari si aspettava che gli dicessi, sei formidabile! riesci a farti tre ragazze contemporaneamente, sei proprio un mostro! passo le giornate rimuginando sulla mia esistenza, sui miei problemi, su tutto quanto i miei genitori non hanno avuto e su tutto quanto non mi hanno potuto dare. figuriamoci se posso stare a sentire una testa dl cazzo cha si sente un eroe perché scopa tre fiche squallide.
Fra qualche istante tornerò a letto, e se domani Giorgio racconterà questa storia agli amici dal caffè, dirò che sono soltanto balle. E devo smetterla di pensare a Giorgio, a Patrizia e ad altri pezzi di merda del genere. Me ne infischio. Tanto non è con gente come quella che la mia vita potrà cambiare. Se ne vadano all'inferno.
Domani Giorgio sarà imbestialito e vorrà ammazzarmi di botte . Ci sarà una scazzottata,  e non so chi le prenderà. Certo non ho paura di incontrarlo. Ma poi so già come andranno le cose. Passerà del tempo nel quale lui mi ignorerà; forse molto tempo, ma frequentando sempre lo stesso bar, alla fine ritorneremo a parlarci. Episodi del genere sono già successi. E le giornate riprenderanno a scorrere come al solito, piatte, tutte uguali.
Copyright © G. Magnani.